Coppia morta nel sonno, ad ucciderli nel sonno il fumo sprigionato dall’incendio di un divano provocato da una stufa. A scoprire i corpi di Domenico Ascione e della moglie Rosaria, 40 e 37 anni, i genitori dell’uomo residente al piano inferiore di una palazzina in via Palizzi, nei pressi del Ponte di Surriento, al confine con Villaricca. A rendere noto l'episodio Tele Club Italia. Sul posto i carabinieri della stazione locale e il personale sanitario del 118, che non ha potuto far altro che constatare il decesso dell'uomo e della donna. A ucciderli, nel sonno, sarebbe stato il fumo sprigionatosi o dal camino chiuso o da una stufa, che avrebbe provocato l'incendio di un divano lasciato troppo vicino. Sono fortunosamente scampati alla tragedia, la cui dinamica dovrà essere accertata dai carabinieri, i due figli della coppia, due adolescenti di 10 e 13 anni. I due ieri non si trovavano in casa perché erano andati a dormire dai nonni: una circostanza che li ha salvati. Una storia che ricorda da vicino quella accaduta meno di un mese fa a Vittorio Veneto ad Arona.
Quando un incendio era costato la vita a Giancarlo Barbero, 70 anni e alla moglie Carla Carpanini, 75 anni, le fiamme avevano interrotto la corrente e le tapparelle elettriche non si erano alzate, impedendo ai due coniugi, conosciutissimi ad Arona, di mettersi in salvo. Anche in quell’occasione si era salvata la figlia maggiore Chiara, di 38 anni, che abitava nella stessa palazzina e e la figlia minore Sofia, mamma di due bambine, e il fratello di Carla Carpanini, il dottor Dante Carpanini, che la non era in casa. Sul posto erano intervenute le squadre dei vigili del fuoco di Arona e Borgomanero, che avevano evacuato la palazzina e circoscritto le fiamme.
Sarà un’inchiesta ora a far luce sulle cause dell’incendio, che è divampato al primo piano della casa di via Vittorio Veneto 22. La coppia sarebbe stata sorpresa dalle fiamme nel sonno, nella camera da letto del secondo piano, dove i due coniugi sono stati trovati senza vita a terra, uccisi dal fumo nel tentativo di mettersi in salvo. I due pensionati erano estremamente conosciuti ad Arona: Giancarlo Barbero, ingegnere, era il presidente dell’associazione culturale «Amici della Rocca onlus», profondo conoscitore di storia locale, impegnato nella valorizzazione e nel recupero del patrimonio culturale e storico della sua città. Insieme alla moglie, docente di inglese in pensione, era molto attivo in parrocchia ed era stato membro del Consiglio parrocchiale.