Ecco i cinque virus più 'cattivi' della Rete
Per chi naviga in Internet i malware rappresentano, oltre che una problema, un pericolo per il sistema informatico. Sono moltissimi i virus che circolano in rete, ma quali sono i più diffusi? Al primo posto nel mese di novembre, secondo la classifica stilata da Eset Nod32, si trova la new entry Win32/Injector.ZPB, con un’elevata percentuale di rilevazioni, pari al 10,13 %. Si tratta di un cavallo di Troia che installa una backdoor controllabile da remoto e che dal PC infetto può diffondersi attraverso le reti di Instant Messaging.
Contiene un elenco di indirizzi Url a cui si connette usando il protocollo Irc. Il malware può infettare sistemi operativi Microsoft e ricevere dati e comandi da un computer remoto o da Internet: sul computer infetto può scaricare file, avviare eseguibili, inviare messaggi spam, diffondersi attraverso le reti IM, aprire un indirizzo URL predefinito e infine disabilitare il servizio Windows di aggiornamento automatico. Questo mese la percentuale di prevalenza mondiale è stata prossima allo zero fino al 28 novembre, quando ha registrato invece una brusca impennata soprattutto in Germania (27,8%) e Italia.
Al secondo posto, con il 5,68% delle infezioni si classifica il Trojan HTML/ScrInject, una rilevazione generica di pagine web html contenenti script nascosti o tag iframe che reindirizzano automaticamente al download di malware. La percentuale più alta di prevalenza questo mese si riscontra in Romania e paesi scandinavi (superiore al 10%).
Scende dal primo al terzo posto con il 5,6% delle infezioni rilevate il JS/Exploit.Pdfka, un XFA contenente Java Script, che si nasconde in documenti PDF malevoli per scaricare e lanciare l’esecuzione di un programma all’insaputa dell’utente. Il Trojan sfrutta una vulnerabilità delle versioni 8 e 9 di Adobe Reader e di Acrobat per eseguire un codice malevolo sui computer infetti. Pur se con percentuali più basse rispetto allo scorso mese, questa minaccia si concentra in Europa centrale e in Italia resta ancora piuttosto alta.
Con il 3,14% delle infezioni si classifica quarto il virus HTML/Iframe, una rilevazione generica di tag iframe malevoli inseriti nelle pagine HTML, che reindirizzano il browser a uno specifico URL contenente il software dannoso. In Italia è ancora abbastanza diffuso, ma la prevalenza più alta questo mese si rileva in Brasile (7,5 %).
Al quinto posto, con il 3,08% delle infezioni rilevate si classifica un’altra new entry, Win32/Kryptik.APMR, un Trojan che scarica ed esegue file da server remoto su PC infetti dotati di sistemi operativi Microsoft. Alcune varianti di questo malware sono in grado di diffondersi anche attraverso i dischi rimovibili. Il Trojan inietta il suo codice nel file 5Sysdir%spoolsv.exe, attraverso cui tenta di replicarsi all’interno di tutti i dischi disponibili, creando un file autorun.inf, che resta nascosto. In questo modo, quando si accede al disco di rete o a quello rimovibile da un altro computer che supporta la caratteristica Autorun, il malware viene eseguito automaticamente. A novembre Win32/Kryptik ha colpito soprattutto Regno Unito (27,16%), Giappone e Nuova Zelanda
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