TABLET E SMARTPHONE RALLENTANO L'APPRENDIMENTO DEI PIU' PICCOLI
16/06/2014
Tutti quei genitori che si vantano dell'abilità dei propri figli con smartphone e tablet prima ancora che sappiano parlare dovrebbero in realtà preoccuparsi, perché i dispositivi con touchscreen non solo non fanno imparare più in fretta, ma rischiano di fare dei danni. Il tema è arcinoto e da tempo assai dibattuto ma ora una ricerca del Cohen Children's Medical Center di New York rivelerebbe che per imparare a parlare, manipolare oggetti e relazionarsi con gli altri non c'è davvero niente di meglio delle parole di mamma e papà e dei giocattoli tradizionali.
I risultati Lo studio presentato durante il congresso delle Pediatric Academic Societies and Asian Society for Pediatric Research in corso a Vancouver si basa su 63 coppie, i cui figli hanno avuto il 'primo contatto' con un dispositivo a schermo tattile in media a 11 mesi di età e per 17,5 minuti al giorno, ma con punte di 4 ore. Le attività principali per i bimbi sono risultate guardare show educativi (30%), usare app educazionali (26), premere a caso lo schermo (28) e fare giochi non educativi (14). Anche se il 60% dei genitori si è detto convinto che l'uso dei dispositivi produceva un 'beneficio nell'educazione' nei piccoli, test cognitivi hanno dimostrato che non c'era nessuna differenza tra i bambini 'tecnologici' e quelli non. Anzi, nei piccoli che giocavano con app non educative si è notato un ritardo nello sviluppo del linguaggio.
Le linee guida «Abbiamo osservato nella nostra clinica che il giocattolo numero uno che i genitori danno ai figli sono gli smartphone - afferma Ruth Milanaik, l'autore principale dello studio - che ormai ha sostituito i libri e i giocattoli tradizionali. La tecnologia però non può rimpiazzare il contatto diretto con i figli, che è la miglior fonte di apprendimento». La preoccupazione degli esperti per la sempre maggiore esposizione dei bambini ai dispositivi elettronici è crescente, e ha portato all'emanazione di linee guida sia da parte dell'associazione dei pediatri statunitensi che dell'omologa britannica in cui si consiglia alle famiglie di non far usare i dispositivi fino ai due anni, e poi di concederli al massimo per un'ora al giorno.
Dalla Gran Bretagna è arrivato un altro allarme durante il congresso dell'associazione insegnanti, secondo cui i bimbi alla materna sanno far scorrere uno schermo ma non hanno le abilità cognitive per usare le costruzioni, oltre ad avere difficoltà nelle relazioni con i compagni e gli insegnanti.
fonte: leggo.it
Altri post di Io Vivo a Roma
La consulenza energetica nel Lazio è un servizio sempre più richiesto da famiglie, imprese e amministrazioni che vogliono ridurre i consumi, ottimizzare le spese energetiche e...
Il servizio di installazione di condizionatori a Roma è un passaggio fondamentale per garantire il corretto funzionamento dell’impianto, la sicurezza degli ambienti e il rispetto...
Trovare una sala eventi a Roma Sud davvero adatta a feste, meeting aziendali o ricorrenze private significa scegliere uno spazio versatile, accessibile e dotato delle giuste attrezzature. In...
I controtelai per finestre a Roma e altri contesti urbani dove gli edifici presentano spesso murature eterogenee, ristrutturazioni parziali e sostituzioni di serramenti datati, sono elementi...
La richiesta di disinfestazione a Roma cresce soprattutto nei mesi più caldi, quando insetti e parassiti diventano più attivi. Un intervento professionale permette di proteggere...
I trasportatori a Roma rappresentano una risorsa fondamentale per chi deve spostare merci, beni personali o materiali aziendali in sicurezza. La domanda di servizi di trasporto nella Capitale cresce...
Se stai cercando idee e spazi per cerimonie a Roma Sud, questa guida ti aiuta a orientarti tra tipologie di location, criteri di scelta e voci di costo, con una panoramica delle zone più...
Organizzare l’allestimento di camere ardenti a Roma richiede professionalità, tatto e tempi rapidi. Questa guida orientativa spiega cosa comprende il servizio, come si svolge e...
