Quella dei ladri e dei furti nelle case degli italiani sta diventando non solo una quotidiana sequela di notizie, ma anche una vera e propria emergenza nazionale. E mentre la politica fa poco o niente e si limita a discutere in modo spesso fine a se stesso del problema della legittima difesa, i cittadini provano a reagire per conto loro. Ognuno a modo suo.
Il protagonista di questa storia è Mario Ceron, un anziano che vive da solo nella sua casa a Villanova di Camposampiero, in provincia di Padova.
Negli ultimi anni l’uomo ha subito cinque furti nella propria abitazione.
Ormai è una sorta di appuntamento fisso con la paura, un vero e proprio incubo, la sensazione che da un momento all’altro qualcuno entri di soppiatto e vada a violare la sacralità della casa.
Senza contare il timore reale e più che giustificato che il furto si trasformi in violenza.
Il povero Mario, sfinito dalla lunga sequela di furti, ha deciso di esporre un cartello molto significativo: “Se trovo un ladro dentro casa mia, lo uccido con la P.38 poi lo taro”.
L’uomo, la cui uscita sta suscitando parecchie discussioni, ha poi spiegato la propria situazione: “Loro entrano per cercare qualcosa, poco importa se non trovano niente perché non c’è niente da rubare. Intanto sono entrati, hanno messo in disordine e mi spaventano. Ho anche fatto denuncia ai carabinieri. E poi mi sono fatto il porto d’armi per difendermi”.