Le  opzioni erano due: monarchia o repubblica. Con una  differenza di 2  milioni di voti (12.718.641 contro 10.718.502) prevalse  la repubblica,  con il conseguente esilio dei monarchi di casa Savoia.  Si concludeva  così per l'Italia unita un regno durato 85 anni, iniziato con la  fondazione del Regno d'Italia avvenuta, come noto, il 17 marzo del 1861.   
Prima della fondazione della Repubblica, la festa nazionale italiana  non era comunque legata al 17 marzo, ma si celebrava la prima domenica  di giugno come "festa dello Statuto albertino".  
L'istituzione della Festa della Repubblica Italiana avvenne nel  1948, anno in cui (1 gennaio) entrò in vigore la Costituzione. Il 2  giugno del 1948 fu dunque celebrata per la prima volta.   A Roma, in via  dei Fori Imperiali, si tenne già allora la parata  militare, inserita  però nel protocollo ufficiale solo due anni dopo. 
Dal 1950 il  cerimoniale prevede la deposizione di una corona d'alloro al Milite  Ignoto presso l'Altare della Patria, oltre alla suddetta parata alla  presenza delle massime cariche istituzionali.  Nel 1977 la Festa della  Repubblica venne spostata dal 2 giugno alla prima domenica dello stesso  mese, eliminando così dal calendario lavorativo un giorno festivo. 
Dal  2001, per volere del presidente Carlo Azeglio Ciampi, il 2 giugno tornò  ad essere la data della Festa della Repubblica, divenendo nuovamente un  giorno festivo a tutti gli effetti.            
Le polemiche però non  mancano.  Sostituire la data del 2 giugno con quella del 17 marzo  permetterebbe al Paese di celebrare il suo giorno di festa a memoria  dell'Unità nazionale, anziché della scelta di una forma di governo.  
La  Festa della Repubblica, in sostanza, celebra l'esito di un  referendum,  ma "dimentica" tutto ciò che ha preceduto quel giorno. Festeggiare  l'Italia fissando di fatto come data di partenza  il 1948 è  opinabile,  visto che si relegano a ruolo di secondo piano 87 anni di storia.  
Celebrarle entrambe, come avvenuto nel 2011, è un'opzione remota per  motivi prettamente economici relativi ai giorni festivi. Tornare  però  al 1977 (Festa della Repubblica alla prima domenica di giugno)   introducendo la festa dell'Unità d'Italia al 17 marzo non comporterebbe  nessun costo.  Si tratta solo di volontà politica. 
 

Fonte: intelligonews.it