Era considerato uno dei giovani conduttori più promettenti; dopo la gavetta nelle tv private venne chiamato a condurre un programma in prima serata su Rai 2, Furore.
Alessandro Greco si fece conoscere al grande pubblico con quel format , che vedeva sfidarsi in ogni puntata due squadre di vip a colpi di karaoke, balletti e altre simpatiche prove. Correva il 1997, poi la giovane promessa cadde nell’oblio.
“Quello che è successo a me nel 1997 oggi sarebbe inattuabile – ha spiegato Greco in un’intervista – Un 25enne, sconosciuto al grande pubblico, in prima serata su una rete Rai”. Un successo che andò avanti per ben cinque edizioni, poi nuovi dirigenti Rai lo accantonarono.
“Mi aspettavo una risposta per quello che avevo portato in termini di ascolti e introiti – ha spiegato – Vista la giovane età, si diceva: ‘Greco è l’investimento della Rai per il futuro’. Invece i nuovi dirigenti decisero di non tenermi in considerazione”.
Oggi Alessandro Greco conduce un programma su Rtl : “Quando nasci in un posto, non puoi sfuggire alla voglia di volerci tornare. Resto figlio della Rai, ma non esiste nessuna preclusione. E non escludo di poter tentare strade diverse qualora la situazione non dovesse cambiare. Nei confronti di quest’azienda ho la coscienza a posto. Dalla mia ho i risultati, il pubblico che si accorge di ogni mia partecipazione, di ogni mia ospitata, di ogni mio programma. Soprattutto, quella forza per poter continuare a camminare ancora per molto”.
fonte: direttanews.it