Sette casi di Tbe, ovvero meningoencefalite da zecche, dall’inizio dell’estate: è allerta all’ospedale San Martino di Belluno per quando sta avvenendo in questi giorni, anche se l’allarme arriva da lontano in quanto dal 1994 ad oggi sono 194 i casi segnalati, ovvero poco meno della metà di quelli registrati sull’intero territorio nazionale. La Tbe è una malattia virale acuta del sistema nervoso centrale, causata da un arborvirus appartenente al genere Flavivirus, simile alla febbre gialla o alla dengue.
Nella stragrande maggioranza dei casi, ovvero nel 70%, si manifesta un’infezione senza o con sintomi poco rilevanti, che può passare inosservata. I pazienti ricoverati al momento sembrano rientrare in questa casistica, con sintomi neurologici che non sembrano gravi. Nel 30% dei casi, invece, dopo 3-28 giorni dal morso di zecca si ha una prima fase con sintomi similinfluenzali: febbre alta, mal di testa importante, mal di gola, stanchezza, dolori ai muscoli e alle articolazioni per 2-4 giorni.
Nei casi più gravi, che rappresentano fino a un quinto di quel 30%, dopo un intervallo senza disturbi di 8-20 giorni, inizia una seconda fase caratterizzata da disturbi del sistema nervoso centrale. Si hanno così encefalite e paralisi flaccida, con un’incidenza mortale dell’1%.
fonte: direttanews.it