Sviluppata con un materiale utilizzato per i veicoli spaziali, la nuova cover per telefonini, smartphone e tablet pare sia in grado di neutralizzare del 95 per cento le onde emesse dall’antenna e ridurre così l’esposizione e il rischio correlato di cancro.
Anche se il dibattito è sempre acceso, e gli studi controversi, il rischio di cancro correlato all’uso del telefonino è sempre attuale – non a caso l’OMS, L’organizzazione mondiale della sanità, ha dichiarato le radiazioni da cellulare come “potenzialmente cancerogene per l’uomo”.
All’interno della diatriba e i pareri discordi potrebbe inserirsi il buon senso che detta come l’esposizione alle microonde – le stesse che si utilizzano per la cottura degli alimenti – non possa essere del tutto benefica se sono in grado di cuocere (letteralmente) tessuti vitali.
A ogni modo, per tranquillizzare chi ritiene che l’uso di cellulari e compagnia bella non sia del tutto innocuo arriva una nuova cover prodotta con un materiale utilizzato dalla NASA per i propri veicoli spaziali.
La cover per smartphone come l’iPhone e Blackberry o tablet come l’iPad e Galaxy si chiama “Pong” ed è stata sviluppata da Pong Technology. Si prefigge, secondo quanto dichiarato dall’azienda, di proteggere in modo efficace dalle radiazioni emesse dall’antenna dell’apparecchio.
Ed è qui che hanno voluto agire gli esperti perché, secondo loro, il problema è che la maggior parte di queste onde radianti è assorbita dalla testa e dal corpo delle persone che utilizzano il cellulare – sia quando si telefona che quando lo si usa per navigare, inviare SMS o email e, infine, anche quando lo si tiene in tasca in standby.
La custodia Pong, secondo l’azienda sarebbe in grado di assorbire fino al 95% le radiazioni e l’esposizione a esse. Queste, dichiara Ryan McCaughey, Chief Technology Officer di Pong, non sono vuote promesse ma fatti reali supportati dai numerosi e rigorosi test cui è stata sottoposta la custodia – che è stata studiata per adattarsi ai numerosi modelli presenti sul mercato.
«La scala su cui si è basata la nostra ricerca è lo standard del settore SAR, o tasso di assorbimento specifico. Tutti i telefoni cellulari sono misurati con questo standard, e quello che facciamo è confrontare l’effetto di un cellulare sul SAR con e senza la custodia Pong – spiega McCaughey all’Herald Sun – I nostri test di laboratorio, compresi i test di laboratorio indipendenti, che riteniamo una validazione molto importante, dimostrano che la custodia riduce il SAR fino al 95 per cento, al di sotto dei limiti di sicurezza vigenti».
Poiché non vi sono studi che attestino quale sia il limite di pericolosità o sicurezza nell’esporsi alle radiazioni da cellulare, non si sa se anche piccole dosi di queste possano essere o meno pericolose. A motivo di ciò, McCaughey avverte che utilizzare la custodia Pong non significa che si sia protetti al 100% dai rischi, tuttavia è indubbio che abbattere l’esposizione del 95% sia una potenzialità significativa.
«Non c’è alcun limite di sicurezza finora conosciuto. Non possiamo quindi affermare che chiunque usi Pong sia completamente al sicuro dalle radiazioni, ma abbiamo la sensazione che una minore esposizione alle radiazioni sia meglio, ed è ciò che offre Pong».
Siamo d’accordo: proteggersi, anche se non totalmente, è sempre meglio che niente.

fonte: lastampa.it