ECCO COME RISCALDARE CASA E RIDURRE I CONSUMI
17/01/2015
Se l’abbigliamento pesante può dare conforto per qualche ora, in realtà per superare l’inverno senza sofferenze né ricadute sulla salute è necessario garantirsi un’abitazione sufficientemente calda. Mano mano che i giorni freddi si susseguono, la temperatura di base della casa rischia di diventare sempre più bassa, con conseguente dispendio di “energie” per far ridiventare vivibile l’appartamento. La temperatura consigliata per gli interni è di 20° C, un clima che da un lato garantisce un calore moderato, dall’altro mira a contenere i consumi e l’inquinamento. Per raggiungere questa temperatura è consigliabile non affidarsi solo ed esclusivamente ai termosifoni. La temperatura idonea, infatti, si raggiunge non solo producendo energia, ma anche non disperdendola. Da qui i nostri consigli per riscaldare casa risparmiando.
Rispetto ad una caldaia tradizionale comporta un risparmio che arriva fino al 20% sui consumi di gas. La tecnologia usata in questa caldaia permette il recupero del calore dei fumi, riducendo in maniera significativa un elemento di dispersione. Con le detrazioni fiscali disponibili fino al 31 dicembre 2014, sostituire la caldaia con una ad alta efficienza permette di detrarre in 10 anni dal 50 al 65% del costo dell’investimento.. Pensate sia complicato procedere all’installazione? Nient’affatto, dato che operatori come Enel Energia offrono servizi quali valutazione della soluzione più efficiente, trasporto e montaggio della caldaia e di eventuali regolatori di calore e rateizzazione del costo direttamente in bolletta e, non ultimo, tutto il supporto burocratico per accedere alle agevolazioni fiscali; un vero servizio chiavi in mano. Niente male, no?
L’aumento da 20 a 21° C della temperatura di una stanza comporta enormi dispendi energetici, senza che ciò impatti in maniera significativa sul vostro benessere. E’ importante dunque che la casa sia riscaldata in maniera sapiente e che, ad esempio, le camere da lette risultino più calde, mentre quelle che magari non abitiamo siano tenute chiuse e ad una temperatura di “sussistenza”. Allo scopo risultano utili i regolatori di calore, chiamati anche valvole termostatiche, con i quali è possibile decidere l’intensità dei singoli termosifoni in base alla temperatura ambientale rilevata. Questi regolatori sono obbligatori in alcune regioni, ma usarli è una scelta intelligente dappertutto.
Accendere i termosifoni e sentire il calore uscire dalla finestra è frustrante e dispendioso. Quando si ha l’impressione che riscaldare casa sia difficile e che costi più del dovuto, è buona norma valutare anche la qualità dei propri infissi. Bisogna prima di tutto assicurarsi che si chiudano bene e che non vi siano danni nell’incasso delle tapparelle. I doppi vetri raddoppiano la resistenza al freddo, riducendo in maniera determinante l’uscita del calore. Inoltre presentano il vantaggio di isolare gli ambienti dai rumori esterni.
Guardate il vostro termosifone. Il lato rivolto verso di voi riflette il calore in casa, ma quello verso il muro chi sta riscaldando? Non è che quel calore si perda del tutto, ma sarebbe più efficiente se, invece, di essere assorbita dal muro di casa, quell’energia venisse direttamente proiettata verso l’interno dell’appartamento. I pannelli termoriflettenti servono proprio a questo: si applicano dietro al termosifone, incollandone le estremità al muro, e contribuiscono a dirigere il calore dove serve. Calcolate circa 10 euro per ogni termosifone largo 120 cm.
Potrebbe sembrare superfluo: ma quanti possono dire di usare strategicamente finestre e tende? Soprattutto in alcune regioni e in determinati orari, il sole del mattino offre generosamente i suoi caldi raggi. Alzate la persiana, aprite le tende e accogliete questi calorosi abbracci offerti dalla nostra stella. Fanno alzare il mercurio nella colonnina e potrebbero anche suggerirvi di aprire le finestre (ma questo valutatelo di volta in volta). Ripetete la pratica tutte le volte che conviene: è gratuita.
fonte: fanpage.it
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