Vi siete mai chiesti quale sia il frutto più energetico tra quelli commestibili? In molti lo avranno studiato, saputo o soltanto immaginato: la banana. Le banane, che per la forma ricordano dei piccoli boomerang ricoperti da una buccia gialla spessa e macchiata (solo in fase di maturazione iniziata), vengono considerate autentici integratori energetici, delle bombe che aiutano gli atleti nelle performance sportive, avendo anche proprietà in grado di prevenire e curare problemi di salute. Ricche di vitamine, carboidrati, proteine, fibre e zuccheri, non contengono grassi saturi, sodio o colesterolo. La banana, composta dal 75% di acqua e il restante da materia secca, è una fonte di benessere naturale perché carica di potassio (anche se in densità minore rispetto a una patata lessa), un minerale capace di proteggere da molteplici patologie. Annovera una serie di benefici per l’organismo, alcuni dei quali assolutamente incredibili eppure reali. Elenchiamoli per punti.
1) Cura del diabete: lo sostiene un’esaustiva spiegazione de Il Sole 24 Ore, secondo cui le fibre della banana agiscono nei casi di diabete di tipo 1 riducendo la glicemia, mentre negli affetti da diabete di tipo 2 migliorano i parametri associati a zuccheri, lipidi e insulina. Si sostiene altresì che l’amminoacido triptofano tuteli la capacità mnemonica influendo anche sull’umore.
2) Prevenzione del tumore: sempre da Il Sole 24 Ore si evince che la presenza di vitamina C nelle banane diminuisce il rischio di leucemia fin dalla tenera età, mentre le fibre contrastano l’insorgere di neoplasie al colon retto.
3) Lotta alla depressione: è invece da ricondurre a uno studio pubblicato sul Journal of Neuroscience Letters l’asserzione secondo la quale la vitamina B fungerebbe da calmante del sistema nervoso, il triptofano da amplificatore d’umore (trasformandosi in serotonina, soprannominato “ormone della felicità) e il potassio da infuso per l’intelligenza. Tutte queste proprietà contribuirebbero a instillare una marcata sensazione generale di benessere volto a contrastare l’azione esacerbante della depressione.
4) Regolazione della pressione: le banane hanno la straordinaria prerogativa – insieme a pomodori, patate, prugne e uva secca – di abbassare la pressione, aspetto di cui dovrebbero tener conto gli individui che soffrono di costante ipertensione. Per loro è fondamentale l’assunzione di almeno 2.000 mg di potassio al dì fino a 4.000.
5) Rimedio naturale alle scottature: l’informazione arriva da GreenMe, che dichiara che la buccia di banana, applicata dalla parte interna sulla bruciatura, allevierebbe il dolore aiutando la guarigione.
A ragion veduta, la banana risulta un frutto quasi alieno al nostro usuale spettro di conoscenza in ambito scientifico, eppure questo frutto si compone di una maglia nutritiva eccezionale. Si pensi che la pianta da cui deriva, il banano, ha origine preistorica e alcuni studi collocano nel 5000 a.C., se non nell’8000 a.C., le prime coltivazioni del frutto.
Fu Alessandro Magno a scoprirne il sapore nelle valli dell’India intorno al 327 a.C., prima che la coltivazione si diffondesse prima in Cina (200 d.C.), poi in Palestina (650 d.C.), Africa, Caraibi e America Centrale (per mezzo dei coloni portoghesi nel 1502). La banana è dunque molto più antica di quanto si pensi.