Sono stati resi noti i risultati dell’autopsia sul corpo di Marta Lazzarin, la 35enne bassanese morta nel reparto di ostetricia poco dopo che era stato riscontrato che il feto che portava in grembo non aveva più battito.
La blogger, come noto, si è presentata al San Bassiano di Bassano del Grappa lo scorso 29 dicembre e i medici l’hanno immediatamente ricoverata, ma le sue condizioni sono apparse subito disperate.
La donna è stata rianimata per oltre due ore e verso le 19, dopo essere andata in arresto cardiaco, è stato dichiarato il decesso.
L’autopsia conferma ora che la blogger trevigiana è deceduta per un’embolia causata da liquido amniotico finito nel sangue durante il travaglio, mentre il feto era già morto da due giorni a causa di un’infezione. Già subito dopo il decesso di Marta Lazzarin, il direttore sanitario del nosocomio, Enzo Apolloni, aveva spiegato che la causa della morte potrebbe essere dovuta a un’embolia polmonare. Il compagno della donna, Christian Cappello, non crede però alla fatalità e nelle scorse ore aveva denunciato: “All’ospedale San Bassiano quel giorno due macchinari non funzionavano”.
Questo il racconto di Christian Cappello: “Marta aveva la febbre, è stata visitata per dieci minuti e le hanno detto che il feto era morto. Lei piangendo mi ha informato che Leonardo non c’era più. Poi l’hanno portata in una stanza, la macchina per l’ecocardiogramma non funzionava, e anche una macchina per la misurazione della pressione non funzionava. Hanno prescritto di controllarle la pressione in modo frequente, ma dopo un po’ lei non riusciva più a parlare, era tra le mie braccia e a un certo punto il suo respiro si è fatto più affannoso, sentivo che non ce la faceva. I suoi occhi si sono appannati…”.

fonte: direttanews.it