Scontri con la polizia ed esplosioni di bombe carta in Piazza Montecitorio. Sono gli effetti del sesto giorno consecutivo di proteste dei tassisti contro l’emendamento al decreto Milleproroghe che a loro parere favorisce Uber. Diverse le città italiane nel caos, ma soprattutto a Roma la tensione resta alta. Ci sono state cariche degli agenti fuori dalla sede Pd: un manifestante e un passante sono rimasti feriti durante i tafferugli. Alcuni dimostranti si sono resi protagonisti anche di episodi di intimidazione a conducenti Ncc. Infine le tre esplosioni davanti alla sede della Camera: una bomba carta ha mandato in frantumi il vetro del rosone di Palazzo Macchi in Piazza Montecitorio. Nel frattempo è in corso l’incontro tra le sigle sindacali di categoria e il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, che ha commentato: “Si lavora se non ci sono violenze e minacce”.
I tassisti si sono dati appuntamento davanti alla sede della Camera, dove sarà votato il decreto, già approvato dal Senato. E hanno ricevuto l’appoggio non solo della sindaca Virginia Raggi, che li ha raggiunti nel corso della manifestazione, ma di tutto il Movimento 5 stelle, come testimonia il tweet di Beppe Grillo: “Blocchiamo la porcata del Pd contro i tassisti”. “I tassisti hanno assolutamente ragione, noi siamo assolutamente al loro fianco, i nostri parlamentari hanno presentato una mozione per abolire una proposta che li penalizza”, ha aggiunto poi il leader M5s.
Scontri davanti alla sede Pd – La protesta è arrivata fino a Largo del Nazareno, con lanci di uova verso la sede del Partito democratico e momenti di tensione, quando le forze dell’ordine, caschi e manganelli in mano, hanno tenuto a distanza i manifestanti dall’ingresso. Ci sono stati scontri e cariche: gli agenti hanno allontanato i manifestanti in via del Tritone, loro hanno risposto con lanci di uova, bottiglie e brandendo le aste delle bandiere. Un manifestante e un passante sono rimasti feriti durante i tafferugli: il secondo ha ricevuto una manganellata alla testa ed è stato portato via in ambulanza. Disperdendosi i dimostranti hanno rovesciato vasi, tavolini e sedie di alcuni locali. Tra di loro anche esponenti dell’estrema destra romana: alcuni hanno cantato l’inno nazionale accompagnandolo con il saluto romano e sventolando bandiere nere con il simbolo dei pirati.

fonte: ilfattoquotidiano.it