''I miei vestiti puzzano talmente tanto che potrebbero esplodere come una bomba''. Una frase scherzosa quella del 30 enne di origine padovana arrestato a Miami. Una battuta come tante, se non fosse che l’italiano in questione l’ha pronunciata all’aeroporto internazionale della città della Florida, dopo aver ritirato la carta di imbarco del volo Air France per far ritorno in patria. L’uomo ha infatti fatto scattare involontariamente un allarme terrorismo, portando alla chiusura e alla messa in sicurezza di un’intera ala dello scalo americano. La vicenda è raccontata da Il Mattino di Padova.
Protagonista della vicenda dello scorso 22 ottobre è un padovano trentenne, pierre per diverse aziende tra cui una del Veneziano. Il giovane, alla richiesta fatta dagli addetti al check-in, se trasportasse con sè materiale pericoloso, ha prontamente risposto di no. Il che era assolutamente vero visto che in valigia non trasportava nulla di proibito, neppure un tagliaunghie. Aveva soltanto gli abiti sporchi, indossati durante la beve vacanza negli Stati Uniti. E, proprio pensando a quelli, il giovane si è lasciato andare a una considerazione scherzosa”.
Una frase con all’interno parola “bomba”, molto simile alla corrispettiva inglese “bomb”. Quanto basta per gettare nel panico l’aeroporto, la conseguente evacuazione di passeggeri e personale, e la presa in custodia del 30 enne. Quindi il trasferimento nel carcere a Miami dove ha trascorso due giorni. Solo dopo aver pagato oltre 5mila euro di cauzione, è tornato in libertà. “Il caso è stato archiviato, la cauzione è stata restituita e ora è scattata la procedura per l’oblazione”, ha raccontato il giovane al quotidiano padovano. “E’ stato incredibile, considerato il fatto che la mia era solo una battuta, ma so che non è la prima volta che succede”.