Il sesto senso esiste. Non si tratta di quello del film del 1999 con Bruce Willis, ma di un qualcosa di molto più particolare ed interessante. Vi è mai capitato di pensare intensamente a qualcosa e di vederla immediatamente dopo materializzarsi di fronte ai vostri occhi? Oppure, vi è mai successo di pensare improvvisamente a qualcuno, mentre eravate intenti a fare tutt’altro, sentendo poi subito dopo squillare il telefono accorgendovi che a chiamarvi è proprio la persona a cui stavate pensando? Sicuramente tantissime volte.
Non si tratta di magia o di previsioni del futuro, è semplicemente quello che siamo soliti chiamare sesto senso. Secondo alcuni studi, condotti dalla Northwestern University (Usa), dal dipartimento di psicologia di Padova e dall’università di Irvine (Usa) si tratterebbe della capacità di avvertire che qualcosa sta per succedere, attraverso particolari reazioni del nostro corpo. Secondo questi studi il nostro corpo sarebbe in grado di captare situazioni future e di reagire di conseguenza attraverso particolari reazioni cutanee, pupillari e cardiache. Questo succede soprattutto in casi di imminente pericolo. Ma il sesto senso non è solo questo; è il nostro terzo occhio, l’occhio della mente e della nostra interiorità.
E’ la sede dell’empatia, attraverso la quale riusciamo ad entrare in stretta comunione con il mondo che ci circonda. E’ l’occhio che ci consente di connetterci con ciò che gli occhi fisici non riescono a vedere. Esso è generato dalla ghiandola pineale, un meta-organo sensoriale estremamente potente, che in se stesso racchiude anche tutti gli altri 5 sensi. Si tratta, più nello specifico, di una ghiandola endocrina molto piccola, ha appena le dimensioni di una nocciola. Conosciuta sin dall’antichità. Per Cartesio, filosofo e matematico francese, la ghiandola pineale è il punto privilegiato dove mente (res cogitans) e corpo (res extensa) interagiscono tra loro. La credenza dell’ esistenza di questo terzo occhio è fortemente radicata nei paesi orientali, nei quali pratiche come la meditazione e lo yoga sono fortemente diffuse. Si pensa che ricorrere al sesto senso sia difficile o frutto del caso, in realtà non è così. Con il passare degli anni si tende a perdere questa capacità. La ragione è del tutto scientifica. La ghiandola che genera il sesto senso, infatti, è destinata a calcificarsi col tempo. E’ un processo naturale che non si può arrestare, ma è possibile attraverso alcuni semplici accorgimenti da seguire rallentarne la calcificazione:
Secondo numerosi studi, le donne sarebbero le principali detentrici di questo sesto senso, il cosiddetto intuito femminile esisterebbe davvero… Anche le persone che si considerano particolarmente sensibili ed intuitive si fanno carico di questa peculiarità.