I ricordi più spaventosi, quelli che non si riescono a rielaborare e che possono comportare disordini di natura psico-fisica, potrebbero essere semplicemente eliminati. E' questa la tesi di alcuni scienziati tedeschi, secondo i quali un farmaco usato per trattare la malattia di Parkinson potrebbe contribuire, se associata alla psicoterapia, a rimuovere il ricordo di un evento traumatico. Il medicinale in questione è la levodopa (o L-Dopa)
La ricerca è stata presentata il 7 luglio da Raffael Kalisch dell'University Medical Center Mainz al Fens 2014, una delle più grandi conferenze in Europa di neuroscienze. Il ricercatore tedesco sta studiando, in collaborazione con i colleghi dell'Università di Innsbruck, le reazioni di topi ed esseri umani a paura ed ansia. La paura, in particolare, è una reazione naturale che svolge una funzione precisa per l'istinto di sopravvivenza, tuttavia – precisa Kalisch – "i ricordi legati a quelle situazioni possono causare ansie a lungo termine e fobie".
Una delle tecniche adoperate per combattere reazioni di ansia è quello dell'estinzione della paura. Il soggetto viene sottoposto ad immagini come un cerchio o uno schermo ricevendo un sensazione dolorosa. Successivamente l'esperimento viene ripetuto in assenza di stimolo, contribuendo in tal modo a far dissociare visione dell'elemento "pericoloso" e dolore e a rielaborare il ricordo sulla base delle nuove esperienze.
Ciononostante le vecchie paure possono sempre tornare sotto forma di nuovi stati ansiogeni per effetto di una nuova "calibratura" dei meccanismi di ricompensa e piacere regolati dal rilascio di dopamina. Dopo l'estinzione della paura, dunque, potrebbe essere intervenire sul rilascio del neurotrasmettitore: "agire sui meccanismi che regolano la dopamina nel cervello – spiega Kalisch – è una via promettente per stabilire strategie di prevenzione primaria e secondaria della paura".
Qui interviene la levodopa usata contro la malattia di Parkinson. Il farmaco, infatti, viene trasformato in dopamina e controlla anche la formazione dei ricordi. Negli esperimenti condotti dai ricercatori tedeschi su topi ed esseri umani, chi ha ricevuto il farmaco dopo l'estinzione della paura, ha mostrato una capacità maggiore di creare un ricordo positivo in sostituzione di quello negativo. Ma la fase sperimentale non si è ancora chiusa, perché Kalisch ha annunciato nell'ambito del convegno di voler condurre ulteriori test sulle persone affette da aracnofobia, ossia la paura irrazionale dei ragni.
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