LE IMMAGINI ARRIVANO DAL VESUVIO
È un giorno drammatico a causa degli incendi sul Vesuvio: altri cinque focolai – tutti dolosi – sono stati avvistati in mattinata, sempre nella zona tra Ercolano e Torre del Greco. Il fumo denso è visibile da tutto il Golfo di Napoli. I canadair sono in azione da stamane sul versante corallino ed all'altezza della sede storica dell'Osservatorio vesuviano. E la situazione non accenna a migliorare: chiuse le vie d'accesso e disagi per turisti e residenti in zona. Già nei giorni scorsi, i sindaci in zona avevano auspicato l'arrivo dell'esercito per monitorare la zona: ma tra le temperature roventi ed i sospetti del dolo, la situazione incendi non accenna a migliorare.
Si sono uniti i due incendi che stanno interessando il Vesuvio, il primo sviluppatosi da Ercolano e quello partito da Ottaviano. Al momento le fiamme sono molto alte e il fronte di fuoco si estende su circa due chilometri di lunghezza. La Protezione civile della Regione Campania sta coordinando le attività di spegnimento: oltre 60 le persone in azione tra dipendenti regionali, personale della Sma Campania e volontari. La situazione particolarmente complessa sta richiedendo il supporto di mezzi aerei: stanno operando un S64, un Canadair e un elicottero regionale. La situazione sul territorio regionale è particolarmente critica: complessivamente sono 100 gli incendi che vedono impegnate quasi 600 persone. Il bollettino della Protezione Civile Regionale relativo alla suscettività incendi conferma per oggi, martedì 11 e per domani 12 luglio una criticità media.
Torre del Greco: evacuati ristoranti e case
Due ristoranti e alcune abitazioni evacuate a scopo precauzionale, un Canadair e due elicotteri in azione sulla zona. È la situazione nella zona di via Resina Nuova, parte alta di Torre del Greco, tra i centri interessati dal vasto incendio che ha colpito l'area del Vesuvio. Sul posto anche uomini di terra di vigili del fuoco, protezione civile, Forestale e volontari. Da quanto si apprende, è atteso l'arrivo di un secondo Canadair.
"Servono mezzi per lo spegnimento delle fiamme, quelli che ci sono non basteranno" chiedono ad alta voce gli operatori turistici. Non è la prima volta che in queste settimane torride ci sono roghi sul vulcano e anche lo scorso anno svariati incendi devastarono la macchia mediterranea del Parco Nazionale del Vesuvio.
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