ROMA - Una fiammata africana in piena regola, che non lascia scampo a chi resta in città. Prosegue l'ondata di calore che sta togliendo il respiro ai romani, alle prese con temperature da capogiro.
Ieri pomeriggio, infatti, alle 18 la colonnina di mercurio era ancora sui 32 gradi. Senza contare che, ad affaticare maggiormente il fisico, è intervenuta un'eccessiva presenza di umidità, pari addirittura al 38%. Si tratta di una componente decisamente pericolosa, visto che con temperature tanto elevate l'umidità generalmente scende. «Sono quote assolutamente straordinarie – spiega il meteorologo Antonio Sanò, di Ilmeteo.it – in queste condizioni il tasso di umidità dovrebbe fermarsi al 10%». Ieri infatti le chiamate al 118 hanno avuto un'impennata, rispetto ad una settimana fa, del 25%: ben 3000 richieste di aiuto, concentrate soprattutto tra le 13 e le 18. Colpi di calore tra anziani e turisti ed eritemi solari per i più piccoli. Ma la scia dell'afa, che mantiene la massima a 36 gradi, è ancora molto lunga. Anche se, almeno per oggi, è prevista una leggera boccata di ossigeno. I romani infatti dovranno ringraziare il ponentino che, soffiando con più forza, permetterà alle temperature di scendere un po’, raggiungendo i 33,5 gradi. Ma la tregua, appena accennata, durerà solo poche ore. Secondo i dati forniti da Ilmeteo.it, tra domani e sabato infatti l'afa si farà sentire di nuovo con 35-36 gradi di massima: «Calerà solo nella giornata di domenica – spiega Sanò - per poi risalire con picchi eccessivi da martedì in poi. Siamo assolutamente fuori dalla norma, per una città come Roma si tratta di temperature eccessive, tipiche solo del mese di luglio, in piena estate. L'ondata di caldo africano generalmente dura pochi giorni, solo nel 2003 proseguì per settimane: stiamo ripercorrendo le tappe di quell'estate torrida». La protezione civile del Comune di Roma ha mantenuto il livello 3 di allerta, il più alto.