No, il mandante non è Nanni Moretti, che oltre ad essere una persona onesta, preferisce probabilmente il leggendario barattolone gigante alto un metro con cui il suo alter ego Michele Apicella, nel film Bianca, cerca di dimenticare manie, nevrosi e fobie. I cinque componenti della “Banda della Nutella”, condannati ieri in Germania, agivano in proprio. Erano le due donne del gruppo, che hanno ricevuto nove e sei mesi con la condizionale, ad occuparsi di piazzare la refurtiva.
Il giudice: «Vi potrete rifare una vita»
Meno bene è andata ai tre uomini che, nonostante la confessione, hanno ricevuto pene varianti da sei anni e mezzo a tre anni e nove mesi. “Vi potrete rifare una vita”, ha commentato senza ironia il giudice della corte distrettale di Fulda, in Assia, annunciando la sentenza. La banda è stata sorpresa, circa un anno fa, mentre tentava di caricare su un furgone, dopo aver scassinato un deposito, 2.500 vasetti della crema gianduia di cioccolato e nocciole di cui la Ferrero detiene marchio e ricetta segreta. Non si trattava però della prima impresa. Nella città tedesca nota per la sua abbazia benedettina, tra l’autunno del 2012 e il maggio 2013, i cinque hanno compiuto furti per un valore totale stimato di 680.000 euro: jeans, apparecchi elettrici, giocattoli, attrezzi per il giardino. Ma è stata la Nutella a tradirli e a rendere amare, paradossalmente, le loro giornate future.
Cercavano solo la Nutella
Erano delinquenti tradizionali, insomma. Sicuramente disinteressati, però, alle varie imitazioni della Nutella che sono comparse in Germania (come in tutto il mondo) per cercare di contrastare il successo del prodotto inventato cinquanta anni fa dall’industria dolciaria di Alba, compresa la terribile Nudossi, creata nella Ddr e tuttora in commercio per gli irriducibili nostalgici. Sono stati invece più fortunati, perché sfuggiti alla giustizia, i quattro uomini che con un’automobile hanno sfondato qualche mese fa le vetrine del centro commerciale Alexa, a Berlino, portando via nel giro di pochi minuti diverse centinaia di telefoni cellulari. E sono ancora a piede libero anche i ladri di sette mucche, gravide (valore 10.000 euro), autori lunedì scorso di un audace colpo in una fattoria nei pressi di Amburgo.

Fonte: corrieredellasera.it