Sabrina Misseri, condannata all’ergastolo in primo e secondo grado per aver sequestrato e ucciso la cugina Sarah Sc***i, 15enne di Avetrana, in concorso con la madre Cosima Serrano, uscirà a breve dal carcere. Sembra assurdo, ma è clamorosamente tutto vero.
Di certo non varcherà la soglia della casa circondariale di Taranto perché improvvisamente riconosciuta innocente. Lo farà perché la giustizia italiana, ancora una volta, dimostra quanto sia inadeguata. Infatti un gravissimo ritardo della corte d’assise d’appello di Taranto nel depositare le motivazioni del dispositivo con il quale il 27 luglio del 2015 fu sostanzialmente confermato il verdetto di primo grado hanno fatto scadere i termini di custodia cautelare che al netto di proroghe e sospensioni, secondo l’articolo 303 del codice di procedura penale, non può durare più di sei anni.
Gli impegni del giudice relatore Susanna De Felice nella commissione d’esami per il concorso in magistratura hanno portato, proroga dopo proroga, all’attuale situazione di stallo, oggetto di attenzione anche da parte del ministero della Giustizia.
A questo punto non si sa quando verranno depositate queste motivazioni, ma quel che è certo che sarà tecnicamente impossibile far svolgere l’udienza in Cassazione prima del 15 ottobre 2016, giorno di decorrenza dei termini di custodia cautelare per Sabrina Misseri. La ragazza, arrestata il 15 ottobre del 2010, dopo che il padre Michele l’accusò dell’omicidio della ragazzina, sarà dunque libera di uscire dal carcere.

fonte: direttanews.it