La storia della 32enne Sabrina sarà raccontata nel documentario “Behind Closed Doors” (Dietro le porte chiuse), ma la sua vicenda personale sta facendo già molto discutere in Inghilterra, per quelle parole pronunciate in Tribunale dalla donna, massacrata per sei ore consecutive dal suo ex: “I still love him”, ovvero “Lo amo ancora”. Sono dovute arrivare le forze di polizia per strapparla dalla furia del suo ex partner, nella sua casa dell’Oxfordshire, nel Regno Unito.
La donna ha raccontato in Tribunale quattro anni di violenze, fino all’ultimo terribile affronto: “Gli urlavo: smettila, mi stai uccidendo. E lui mi rispondeva: ‘Non me ne frega niente, ti odio’. Non sono mai stata così spaventata, ho pensato che stavo per morire. Non posso nemmeno spiegare cosa provavo, mi stavo rassegnando alla mia fine. E mentre lui mi picchiava sono arrivata a sperare che mi uccidesse purché tutto finisse, purché non sentissi più dolore”.
L’ex di Sabrina è un 41enne, che si chiama Paul Hopkins e che nel documentario di imminente uscita è dipinto dalla stessa donna come un uomo dalla doppia personalità: “Quando ho visto Paul in tribunale ho pensato che avrei dovuto odiarlo, ma non ci riesco. Lo amo ancora. Il mio mondo ora è capovolto. Non averlo con me mi sembra strano, non riesco ad abituarmi: la mia mente ricorda ancora le parti belle di lui. E’ strano, è come Jekyll e Hyde”. Sabrina ha più volte presentato denuncia contro quell’uomo e poi l’ha sempre ritirata.
L’ispettore Larry Johnston, della Thames Valley Domestic Abuse Investigation Unit, ha spiegato: “Nell’ambito delle violenze domestiche arriviamo a vedere le stesse persone più e più volte. E sappiamo che il 42 per cento delle vittime finirà per essere vittima di altri abusi”.
I dati sono inquietanti: nel Regno Unito muoiono due donne a settimana in seguito a violenze domestiche e la metà delle vittime di abusi viene picchiata in media almeno 50 volte prima di decidersi a denunciare.