Siamo in Toscana, a sud di Livorno, esattamente a Rosignano. Qui le famose spiagge bianche accolgono ogni giorno centinaia di bagnanti entusiasti di trascorrere una giornata in quello che, a prima vista, potrebbe sembrare uno scenario da sogno: il lido è di un bianco impressionante, quasi irreale, e l’acqua che lambisce le rive riflette questa luce, colorandosi di un blu che tende allo smeraldo.
L’accesso a questo paradiso è libero e il colore particolare di questa spiaggia fa si che si raggiunga una tintarella intensa e dorata nel giro di pochissime ore. Motivi in più per rimanere abbagliati e stupefatti davanti a questa meravigliosa lingua di spiaggia.
E DOVE STA IL TRUCCO? - Ma questo paradiso decisamente più caraibico che italico è del tutto artificiale, derivato da un’intensa attività inquinante ad opera dello stabilimento Solvay, il più grande polo chimico dell’Italia Centrale. Il mare è di un bianco abbacinante, ma anziché latte è solo fango industriale mischiato ad acqua.
La spiaggia rievoca i Caraibi, in realtà è solo il risultato della risacca che deposita a terra calcare e gesso residui della lavorazione chimica. La collinetta dà idea di una duna, però è un’ex discarica di rifiuti civili e di scarti di produzione, formalmente chiusa nel 1983 ma di fatto tenuta aperta fino al 1986 per evitare che i ratti invadessero l’abitato.