Il «Va pensiero» di Verdi, «il brano simbolo dell'unità d'Italia», ha aperto il festival della par condicio. Maurizio Crozza, il protagonista più atteso della prima serata, ha dovuto faticare per portare a termine il suo intervento: in sala qualcuno (all'Ariston c'è una tradizione in questo senso) ha rumoreggiato, mettendo in difficoltà il comico che ha iniziato il suo intervento fiume, iniziato nei panni di un Berlusconi cantante. È dovuto intervenire Fazio per far tornare la calma. E Crozza ha rispettato le regole, imitando Bersani, Ingroia, Montezemolo, spegnendo le possibilità di polemiche: il pubblico alla fine lo ha salutato con un lungo applauso. Il tono complessivo della serata è stato pacato, divertito, con Luciana Littizzetto ben calata nel suo ruolo di conduttrice impertinente, sempre a un passo dalla svirgolata scorretta. Fabio Fazio si è ritagliato uno spazio più istituzionale, al servizio dello spettacolo con la sua consolidata capacità di diventare complice di chi condivide il palco con lui.
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