Maradona a Napoli, tra tifosi (tanti ma non troppi), cori, nostalgia, amici e un unico obiettivo, incontrare il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per spiegargli la sua innocenza nei confronti del Fisco italiano. Così è andata in scena la prima giornata speciale di Diego a Napoli, la città dei due scudetti vinti, che lo ha trasformato da calciatore in re. Oggi Maradona dovrebbe tenere una conferenza stampa (ore 10,30 alla Sala Masaniello in Corso Umberto) per spiegare le sue ragioni nel contenzioso con l’Agenzia delle Entrate (contenzioso di 37,4 milioni). Poi dovrebbe partire per Madrid e magari tornare a Napoli per la sfida degli azzurri con la Juve di venerdì prossimo. Programma difficile da confermare: solo ieri Maradona ha annullato l’incontro con il sindaco De Magistris e la visita a Scampia, programmata dal suo legale Pisani, ma ha invece voluto fare un giro attorno al San Paolo, il suo stadio, prima di arrivare all’hotel Royal sul Lungomare, dove ha pernottato e ha assistito alla partita con il fratello Hugo e con l’ex compagno Bruscolotti. Diego ha anche incontrato l’attore comico Alessandro Siani chiedendogli: «Fammi fare una parte nel tuo prossimo film».
Bagno di folla a Fiumicino, quando è arrivato Diego con un volo da Dubai. Applausi, cori, spinte e anche un siparietto con un tifoso della Juve: «Lo sai, quando c’ero io la Juve aveva paura».
Con l’incontro chiesto a Napolitano e con la conferenza di oggi Maradona vuole dimostrare a tutti la sua innocenza. Una sfida al Fisco italiano che ieri non si è visto ma che, in passato ha pignorato a Diego orologi, orecchini d’oro e finanche il cachet della Rai per la sua presenza a Ballando con le Stelle.


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