Targhe Storiche

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Le automobili sono sempre state delle vere e proprie icone per l'Italia, basti pensare ai molteplici poster che rappresentano il Bel Paese e che sono appesi nelle casi o nei locali di tutto il mondo; c'è quasi sempre una bella Cinquecento a fare da sfondo a tutte le rappresentazioni.

Che si tratti di una Cinquecento o di una Ferrari, c'è una cosa che accomuna tutte queste auto Made in Italy: la presenza di una targa.

Spesso si dà per scontata la presenza di questa combinazione alfa numerica associata alla propria automobile, in realtà ogni targa cela una storia e, soprattutto, ripercorrendo le varie normative vigenti in termini di immatricolazione delle auto, è possibile un po' ripercorrere la storia italiana, valutando come si siano susseguite le diverse targhe in Italia.

Targhe dal 1901 al 1905

Siamo nei primissimi periodo di diffusione delle automobili, in circolo ce ne sono ancora pochissime e solo i più fortunati possono permettersi un'auto propria. In questa fase le targhe presentavano la provincia nella quale veniva fatta l'immatricolazione scritta per intero e seguita solo dal numero seriale, ad esempio Genova 2, Parma 78 e così via.

Targhe dal 1905 al 1927

In questo periodo il numero delle automobili inizia a salire; tra il 1914 ed il 1918 si ha anche la Prima Guerra Mondiale, in cui i mezzi militari vengono spesso camuffati con targhe civili (cosa che tutt'ora accade) quando si vuole agire in borghese. Questa situazione porta ad un'evoluzione: non si scrive più la provincia per intero, ma si associa ad ogni provincia un numero scritto in rosso, seguito da un ulteriore codice numero scritto in nero che rappresenta il codice seriale. Posteriormente alla targa viene aggiunto il simbolo della prefettura.

Targhe dal 1927 al 1932

Dal 1927 una nuova riforma impone di immatricolare nuovamente tutti i veicoli, ripartendo dal codice seriale pari ad 1. In questi anni le targhe sono contraddistinte dal codice seriale seguito dalla sigla della provincia scritti in bianco su uno sfondo nero.

Targhe dal 1932 al 1976

Anche il 1931 è sancito da una nuova riforma in merito: si decide di cambiare modello di targa, con obbligo di sostituire tutte le targhe pre esistenti, senza però variare il numero, semplicemente la sigla della provincia in tal caso, si antepone al codice seriale. Inoltre, per la targa posteriore sono previste dimensioni squadrate e la disposizione della combinazione di caratteri su due righe, invece la targa anteriore presenta delle dimensioni minori ed è disposta su una sola riga.

Targhe dal 1976 al 1984

In questo periodo non si registrano variazioni per la targa anteriore, che rimane piccola e contraddistinta dal codice disposto su una sola riga. Differente è, invece, l'assetto della targa posteriore; essa è, in questa fase, contraddistinta da due porzioni che devono essere unite o in maniera tale che risultino sovrapposte e che, quindi, la targa sia su due righe, oppure in modo tale che siano semplicemente affiancate. In ogni caso, indipendentemente dalla disposizione, sulla prima porzione vi è la sigla della provincia scritta in arancio su sfondo nero, mentre il restante codice seriale rimane bianco su sfondo nero.

Targhe dal 1984 al 1994

Questi anni non subiscono grandi cambiamenti, se non che entrambi gli elementi costituenti la targa posteriore devono essere a sfondo bianco con scritta nera. La targa anteriore deve, inoltre, essere contraddistinta dalle medesime tonalità con superficie riflettente.

Targhe dal 1994 al 1999

Si elimina la presenza di due diverse porzioni da unire, la targa diviene un pezzo unico contraddistinto posteriormente da due caratteri alfabetici, tre caratteri numerici, altri due caratteri alfabetici, tutto in nero su fondo bianco riflettente, la variante su due righe, definita quadrotta, presenta come caratteri alfabetici le lettere ZA. Anteriormente le caratteristiche devono essere le stesse ma con dimensioni leggermente ridotte.

Targhe dal 1999 ad oggi

In questi anni la situazione è rimasta invariata, fatta eccezione per l'aggiunta di due strisce azzurre alle estremità. Quella di sinistra contiene il simbolo della UE in alto e la sigla della provincia in basso. Invece, quella di destra contiene le ultime due cifre del primo anno di immatricolazione scritte in giallo e racchiuse in un cerchio.

Articolo gentilmente concesso da Targhe Storiche srl

 

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