Ieri, tutti i giornali e le televisioni nazionali hanno ripreso la notizia lanciata dall’agenzia Ansa, dove si parla del mancato inserimento della manifestazione nel palinsesto autunnale della Rai, che deve essere chiuso entro il 5 maggio.
Anna Maria Tarantola, presidente del consiglio di amministrazione di viale Mazzini, non sembra molto favorevole a confermare la diretta televisiva delle finali di Miss Italia. «Il servizio pubblico — ha dichiarato pochi mesi fa — si deve fare portatore di una nuova immagine della donna, con programmi meno banali e più cultura». Luisa Todini, consigliere di amministrazione della Rai, eletta in quota Pdl/Lega, ha criticato duramente le finali di Miss Italia trasmesse in televisione lo scorso anno, sollevando la necessità di un’attenta valutazione del rapporto costi-benefici del programma.
Che cosa farà Miss Italia se il rapporto con la Rai dovesse interrompersi? La manifestazione potrebbe migrare verso Mediaset, dove ha già fatto un passaggio negli anni Ottanta, o Sky, capace di rilanciare programmi in crisi, come ha dimostrato con X Factor. Secondo molti critici televisivi, l’attuale formato con cui viene realizzata la trasmissione è troppo noioso. Qualcuno ha proposto di trasformare Miss Italia in un vero e proprio talent show, mettendo le ragazze in gioco anche sulle effettive capacità.
Come ha reagito la città al possibile addio del concorso? I primi commenti arrivati sulla nostra pagina Facebook «La Nazione Montecatini» sono decisamente polemici. Secondo Aldo Martelli «sarebbe meglio che il Comune i soldi li cercasse per aiutare le famiglie italiane in difficoltà e per ripulire la nostra bella città da tutta la marmaglia che gira». Cristiano Bianchi, con una punta di leggero sarcasmo, si limita a dire: «Ce ne faremo una ragione».