L’INPS ha stanziato un bonus matrimonio, ovverro un contributo da elargire alle coppie che viglio convolare a nozze ma l’assegno in questione non può essere richiesto da tutti. Come specificato su studiocataldi.it
“Ne hanno diritto gli sposi che abbiano un contratto di lavoro da almeno una settimana e intendano contrarre matrimonio civile o concordatario (mentre restano esclusi coloro che contraggono matrimonio solo religioso).
Più in particolare esso spetta agli operai, agli apprendisti, ai lavoratori a domicilio e ai marittimi di bassa forza che dipendono da aziende industriali, artigiane o cooperative. Ne hanno diritto anche i lavoratori non in servizio per le più svariate cause, ad esempio per malattia. Infine il bonus spetta ai disoccupati che, però, per almeno 15 dei 90 giorni precedenti le nozze abbiano prestato servizio presso una delle predette aziende”.
Per ottenerlo è necessario fare espressa domanda al datore di lavoro (o direttamente all’Inps se si è disoccupati).
“I lavoratori possono provvedervi entro 60 giorni da quello di celebrazione delle nozze mentre i disoccupati entro un anno. Ai primi basta allegare il certificato di matrimonio, lo stato di famiglia o una dichiarazione sostitutiva di certificazione dalla quale risultino lo stato di coniugato e gli estremi del matrimonio”.