Miliardari abbandonano il figlio handicappato: arrestati
16/10/2013
Hanno lasciato il loro bambino handicappato legato ad una sedia a rotelle nel pronto soccorso di un ospedale del Delaware insieme a una cassa di giocattoli e si sono dati alla fuga. La polizia ha spiccato immediatamente un mandato d’arresto contro di loro e quando si sono presentati per costituirsi, sostenendo che non riuscivano più a reggere la situazione e speravano solo che un’istituzione specializzata si prendesse cura di loro figlio, sono stati arrestati e messi in cella per due giorni perché non avevano in tasca i soldi della cauzione.
Richard Kelso 62 anni e la moglie Dawn 45 sono miliardari, titolari di una nota industria chimica, ma non hanno trascorso le feste di Natale meglio del loro piccolo Steven affetto dalla nascita da una forma di paralisi cerebrale che gli provoca continue convulsioni e crisi di asfissia. Richard e Dawn, dopo un’ennesima notte insonne, hanno guidato dalla periferia di Filadelfia dove vivono fino all’ospedale di Wilmington nel Delaware. Un’inserviente che li conosce da tempo poer i frequentissimi ricoveri del bambino li ha fatti entrare e come si è allontanata per prendere i documenti da compilare, i due coniugi sono scappati lasciando un biglietto vicino alla carrozzella di Steven:«Siamo distrutti e esasperati. Non ce la facciamo più. Prendetevi cura di lui.vi lasciamo giocattoli e vestiti» Nessuno dei due immaginava che nel giro di mezz’ora quando la polizia è stata informata, loro sarebbero diventati dei ricercati in tutti gli Stati Uniti.
Kelso è il presidente della «PQ Corporation» la più grande produttrice di metasilicato di sodio del mondo con 1600 dipendenti e 18 impianti a livello internazionale. La moglie è un’attivista da anni per la difesa dei bambini handicappati e membro del consiglio nazionale per l’invalidità. Dawn ha deposto diverse volte alle commissioni di Camera e Senato in una lunga crociata per chiedere più soldi allo stato da destinare all’handicap. Nessuno a Filadelfia immaginava che sarebbe potuta crollare. Mentre i genitori attendono il processo per direttissima per abbandono di minore, Steven è stato affidato nel frattempo ai servizi di assistenza sociale dello Stato, rimane ricoverato in ospedale perché ha bisogno di assistenza continua e respira solo grazie all’uso di un ventilatore inserito nella sua sedia a rotelle. «Non l’hanno fatto per egoismo ma per dare una maggior sicurezza a Steven dice Susanmarie Trout, amica dei Kelso e anche lei con una figlia disabile Richard e Dawn adorano quel bambino, ma hanno avuto problemi di salute anche loro e forse non riuscivano più ad assisterlo come era necessario. Sono passati attraverso esperienze incredibili e entrambi sono dei lottatori che non si arrendono facilmente. So che il gesto è stato terribile, ma la gente non sa di che cosa si tratta avere un figlio in quelle condizioni. Prima di formulare qualsiasi giudizio sarebbe bene camminare per un chilometro con le loro scarpe per rendersi esattamente conto» Il tenente Vincent Howal della polizia di New Castle che ha dovuto eseguire l’arresto, ha capito che i due genitori si sono costituiti non appena accortisi di aver commesso un reato, ma l’accusa era già partita e l’America è molto severa sull’abbandono dei minori, anche se Steven è stato portato non sulle scale di una chiesa ma in un ospedale specializzato
Richard Kelso 62 anni e la moglie Dawn 45 sono miliardari, titolari di una nota industria chimica, ma non hanno trascorso le feste di Natale meglio del loro piccolo Steven affetto dalla nascita da una forma di paralisi cerebrale che gli provoca continue convulsioni e crisi di asfissia. Richard e Dawn, dopo un’ennesima notte insonne, hanno guidato dalla periferia di Filadelfia dove vivono fino all’ospedale di Wilmington nel Delaware. Un’inserviente che li conosce da tempo poer i frequentissimi ricoveri del bambino li ha fatti entrare e come si è allontanata per prendere i documenti da compilare, i due coniugi sono scappati lasciando un biglietto vicino alla carrozzella di Steven:«Siamo distrutti e esasperati. Non ce la facciamo più. Prendetevi cura di lui.vi lasciamo giocattoli e vestiti» Nessuno dei due immaginava che nel giro di mezz’ora quando la polizia è stata informata, loro sarebbero diventati dei ricercati in tutti gli Stati Uniti.
Kelso è il presidente della «PQ Corporation» la più grande produttrice di metasilicato di sodio del mondo con 1600 dipendenti e 18 impianti a livello internazionale. La moglie è un’attivista da anni per la difesa dei bambini handicappati e membro del consiglio nazionale per l’invalidità. Dawn ha deposto diverse volte alle commissioni di Camera e Senato in una lunga crociata per chiedere più soldi allo stato da destinare all’handicap. Nessuno a Filadelfia immaginava che sarebbe potuta crollare. Mentre i genitori attendono il processo per direttissima per abbandono di minore, Steven è stato affidato nel frattempo ai servizi di assistenza sociale dello Stato, rimane ricoverato in ospedale perché ha bisogno di assistenza continua e respira solo grazie all’uso di un ventilatore inserito nella sua sedia a rotelle. «Non l’hanno fatto per egoismo ma per dare una maggior sicurezza a Steven dice Susanmarie Trout, amica dei Kelso e anche lei con una figlia disabile Richard e Dawn adorano quel bambino, ma hanno avuto problemi di salute anche loro e forse non riuscivano più ad assisterlo come era necessario. Sono passati attraverso esperienze incredibili e entrambi sono dei lottatori che non si arrendono facilmente. So che il gesto è stato terribile, ma la gente non sa di che cosa si tratta avere un figlio in quelle condizioni. Prima di formulare qualsiasi giudizio sarebbe bene camminare per un chilometro con le loro scarpe per rendersi esattamente conto» Il tenente Vincent Howal della polizia di New Castle che ha dovuto eseguire l’arresto, ha capito che i due genitori si sono costituiti non appena accortisi di aver commesso un reato, ma l’accusa era già partita e l’America è molto severa sull’abbandono dei minori, anche se Steven è stato portato non sulle scale di una chiesa ma in un ospedale specializzato
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