Si chiama G.F., ha 31 anni ed è originario della provincia di Cosenza l'uomo gravemente indiziato del reato di violenza sessuale aggravata ai danni di una ragazzina di 15 anni. L'uomo sarebbe un militare, dipendente del ministero della Difesa, in forza presso l’Arsenale della Marina. Sarebbe stato riconosciuto senza alcun dubbio dalla vittima. Il fratello del sospettato è stato denunciato per favoreggiamento.

Potrebbe esserci una svolta nel caso della ragazza di 15 anni violentata lunedì notte a Roma in via Teulada. Nella notte tra martedì e mercoledì alcune persone sarebbero state portate in questura per essere ascoltate dagli inquirenti. Tra queste, secondo quanto filtra da ambienti investigativi, ci sarebbe anche un uomo fortemente sospettato della violenza. Potrebbe essere lui l'italiano dall'apparente età di 30-40 anni che lunedì notte, fingendosi poliziotto, ha adescato la ragazza di 15 anni, una barese in visita a Roma per qualche giorno, trascinandola in un prato abbandonato vicino a piazzale Clodio e violentandola.

La caccia allo stupratore era scattata immediatamente in tutta Roma dopo la denuncia della ragazza. La giovane ha descritto il suo aggressore come un uomo alto, snello, con capelli corti e accento romano. La violenza era avvenuta mentre da Castel Sant'Angelo venivano sparati i fuochi d'artificio per celebrare la festa dei Santi patroni di Roma, Pietro e Paolo. È proprio per assistere alla festa che la 15enne era arrivata a Roma da Bari, ospitata nella famiglia di una sua amica che, come altre ragazze che erano con la 15enne, ha capito troppo tardi cosa fosse accaduto all'amica.

Stupro a Prati, si visionano i filmati
A inchiodare l'uomo fermato martedì notte ci sarebbero i filmati di alcune telecamere di sicurezza del quartiere Prati, che lo avevano ripreso. Sono stati incrociati anche i tabulati telefonici, le precedenti denunce nella zona e le tracce biologiche lasciate sul corpo della 15enne. Contro il fermato anche una bicicletta con cui l'uomo si sarebbe avvicinato alle ragazze. La bici è rimasta legata ad un palo per ore, finché è stata recuperata dal fratello del fermato: un elemento che ha insospettito gli agenti che lo hanno bloccato per interrogarlo.




fonte: fanpage.it