L’iniziativa, voluta dal Garante della privacy, comporterà la criptazione di tutti i dati che saranno utilizzati dalle Regioni per controllare il livello di assistenza e programmare al meglio la Sanità pubblica.
Saranno collegate, in modo codificato, i ricoveri, l’assistenza domiciliare, le vaccinazioni e le schede ospedaliere di milioni di cittadini italiani.
I parametri che il Garante ha chiesto al ministero di rispettare per proteggere i dati sono relative al sistema informatico di gestione che dovrà prevedere l’adozione di un codice univoco dell’assistito che non permetta di risalire direttamente alla sua identità in modo da poter seguire il funzionamento della Sanità italiana senza conoscere le situazioni dei singoli cittadini, i cui dati potranno essere resi disponibili solo attreverso sistemi di autenticazione complessi.
Un intervento a parte è stato fatto dall’Autorità sui flussi dei dati relativi alle dimissioni dagli ospedali pubblici che ha limitato la raccolta dei dati contenuti nelle schede rilasciate dai presidi a quelli strettamente indispensabili.
Lo schema, integrato nel corso di incontri tra rappresentanti dell’Ufficio del Garante e del Ministero, dovrà essere perfezionato alla luce di ulteriori indicazioni dettate dall’Autorità.