‘Quando l’abbiamo stuprata non avrebbe dovuto opporsi fisicamente’.
Queste sono le allucinanti parole espresse durante l’ intervista alla BBC rilasciata da uno degli stupratori, condannati già a morte dal tribunale Indiano, che nel Dicembre 2012 usarono una brutale violenza contro la 23enne studentessa in medicina Jyoti Singh la quale venne picchiata con una sbarra di ferro, brutalizzata da un gruppo di esseri di sesso maschile e buttata giù dall’autobus in corsa.
Jyoti Singh morì dopo… 14 giorni di agonia.
Nell’intervista l’uomo dichiara che la donna fu uccisa soltanto perchè si oppose fisicamente alla violenza di gruppo.
Durante l’intervista, l’uomo descrive l’assassinio come un ‘incidente’.
Secondo lui quando la donna fu violentata non avrebbe dovuto opporsi masottostare allo stupro, testuali parole. ‘Se non si fosse opposta nessuno l’avrebbe buttata giù dall’autobus’, così dichiara lo stupratoreper nulla pentito.
‘Una ragazza per bene’ – continua il folle nell’intervista alla BBC – ‘non girerebbe per i locali alle nove della sera. Una ragazza decente starebbe a casa a fare i suoi lavori.‘
“Una ragazza è ugualmente responsabile dello stupro che subisce tanto quanto il ragazzo che le usa violenza. Gli uomini e le donne non sono uguali. Gestire la casa è la responsabilità delle femmine. Loro non dovrebbero andare in giro per locali indossando vestiti succinti‘ queste leincredibili affermazioni dello stupratore.
L’uomo, che ha fatto ricorso contro la sua condanna a morte, sostiene che la pesante condanna subita non farà che peggiorare la situazione per le donne Indiane. ‘D’ora in poi non le lasceranno più vive dopo lo stupro, le uccideranno pur di non lasciare testimoni‘.
L’intervista andrà in onda sulla BBC Domenica 8 Marzo in occasione della Giornata internazionale delle donne.
fonte : thejournal.ie