Il momento di massima fertilità per la donna si situa tra i 15 ed i 24 anni, ma al giorno d’oggi sono pochissime le donne che decidono di avere un bambino cosí giovani.
A partire dai 25 anni la fertilità comincia a diminuire. Circa un terzo delle donne che aspettano fino ai 35 anni, e la metà di quelle che aspettano fino ai 40, hanno problemi per concepire.
I disturbi dell’ovulazione sono causati da uno squilibrio ormonale che impedisce all’ovaio di funzionare normalmente. Molto spesso i disturbi dell’ovulazione si associano ad un peso molto basso o all’obesità, all’acne ed all’eccesso di pelo. Una delle cause più frequenti di questi disturbi è la sindrome da ovaio policistico. Si calcola che tra il 3% ed il 10% della popolazione femminile soffre di sindrome da ovaio policistico. La donna solitamente ha cicli irregolari, problemi di fertilità o eccesso di pelo.
L’aspetto dell’ovaio policistico è caratterizzato da piccole cisti che corrispondono ai follicoli che non maturano correttamente. Le donne che soffrono di sindrome da ovaio policistico ovulano meno che una donna fertile o non ovulano mai. Senza ovulazione non c’è gravidanza. L’obbiettivo dei trattamenti di fertilità in donne che non ovulano è farle ovulare in modo prevedibile.
Se esiste una resistenza all’insulina a volte si ottiene la gravidanza semplicemente con un trattamento a base di Metformina per via orale, ma nella maggior parte dei casi bisogna ricorrere a cure più sofisticate. Tutto dipende dal grado di difficoltà nell’ottenere l’ovulazione. Il medico deciderà, insieme al paziente, il trattamento da seguire.
La fecondazione (quando lo spermatozoo penetra nell’ovocito) ha luogo nella tuba. Se entrambe le tube sono ostruite, gli spermatozoi non possono arrivare all’ovocito per fecondarlo.
Le tube possono chiudersi per vari motivi, come per esempio un processo infettivo previo come una malattia pelvica infiammatoria, o per una chirurgia addominale. La paziente di solito non ha sintomi della chiusura delle trombe, e si diagnostica per mezzo di una isterosalpingografia. La convenienza o meno di fare una isterolaspingografia dipende dall’età della paziente e dalla causa della sua infertilità.
A seconda che una o entrambe le trombe siano ostruite e dipendendo anche da altri fattori, si deciderà il trattamento da seguire.
A volte nell’ecografia si vede del liquido accumulato in una tuba o in entrambe. Questo fenomeno si chiama idrosalpinge, può essere causa di infertilità ed aumenta il rischio di infezione. Le ricerche effettuate in proposito hanno dimostrato che si ha una percentuale maggiore di successo nei trattamenti di riproduzione assistita quando si rimuove l’idrosalpinge prima di iniziare un trattamento.
Il muco cervicale (del collo dell’utero) aiuta a prevenire infezioni ed uccide i batteri quando non c’è ovulazione. Tuttavia, nel momento dell’ovulazione il muco cervicale si trasforma e diventa più fluido per aumentare la sopravvivenza degli spermatozoi. A volte esistono problemi di fertilità quando il muco cervicale non è della consistenza adeguata o quando c’è qualche problema nell’anatomia cervicale.
Si pensa che la causa dell’endometriosi sia la migrazione di cellule endometriali dalla sua localizzazione normale (dentro l’utero) ad altre localizzazioni. A volte queste cellule si aderiscono alle ovaie o ad altri organi pelvici. Queste formazioni di cellule endometriali fuori dal loro sito normale causano endometriomi che non sono altro che accumulazioni di cellule endometriali che si sfaldano ciclicamente. Questa è una causa frequente di infertilità.
I sintomi dell’endometriosi possono variare da processi asintomatici fino ad un dolore intenso che diventa particolarmente acuto durante la mestruazione, ed includono mestruazioni lunghe e abbondanti e dolore durante i rapporti sessuali. Non vi è relazione tra l’intensità dei sintomi ed il grado della malattia. A volte è necessario operare prima di iniziare un trattamento di fertilità.
I miomi sono formazioni benigne di tessuto muscolare liscio solitamente dentro il muscolo delle pareti dell’utero. Una donna può avere un solo mioma o vari, che possono localizzarsi nella superficie interna, esterna o all’interno della parete uterina. È molto frequente trovare miomi e nella maggior parte dei casi non causano nessun problema. A volte si associano a mestruazioni abbondanti e dolorose o a problemi di pressione pelvica, di vescica o dell’intestino. Se questi sintomi comportano un peggioramento della qualità di vita, si asportano i miomi tramite chirurgia.
La relazione tra i miomi e la fertilità non è del tutto chiara. Si sa che esiste un meccanismo che può provocare che i miomi impediscano l’impiantazione dell’embrione. Per cui generalmente si stabilisce che se il mioma non interessa la zona di impianto degli embrioni non è necessario operare, ma se è grande o causa qualche sintomo, a volte è meglio asportarlo prima di iniziare il trattamento.
Questo tipo di problemi può essere legato a un basso numero di spermatozoi, o ad alterazioni nella loro misura, forma o movimento. L’infertilità maschile spesso si mette in relazione con il varicocele, vene varicose nello scroto che influiscono nella produzione di spermatozoi. Un trauma testicolare, i testicoli non scesi e gli squilibri ormonali possono essere altre cause di infertilità. A volte la presenza di altre malattie, come il diabete, disturbi del sistema nervoso centrale o tumori dell’ipofisi, possono creare problemi di fertilità.
Se esiste un fattore maschile, si consilgia di consultare un urologo per escludere l’ipotesi di un’anomalia anatomica e a volte per realizzare uno studio ormonale volto a determinare le possibilità di successo dei vari trattamenti.
Esistono altri studi che si possono realizzare per diagnosticare con maggiore esattezza la qualità degli spermatozoi, come il FISH o studio di frammentazione, anche se nessuno di essi è conclusivo al 100%. Tuttavia, aiutano a decidere la migliore soluzione per il paziente, dall’uso del seme di un donatore, a un tentativo di fecondazione in vitro con diagnosi genetica preimpianto.
Nella nostra clinica possiamo offrire al paziente consulenza genetica con professionisti di grande capacità ed esperienza.
A volte le malattie ereditarie impediscono la gravidanza, ed altre la preoccupazione di trasmettere la malattia fa sí che i pazienti non siano sicuri se sia opportuno o meno avere figli. A seconda della malattia a volte si può realizzare una diagnosi genetica preimpianto per assicurarsi della salute del nascituro.
Si pensa che circa un 60% degli aborti hanno causa genetica. Se una paziente ha avuto due o più aborti, le probabilità che l’aborto si ripeta sono più elevate che in pazienti che non ne hanno avuto. Bisogna studiare la paziente per ricercare la causa: a volte è infettiva, immunologica o legata a un problema ormonale. Tuttavia, non sempre si trova un motivo: in questi casi si può ricorrere alla diagnosi genetica preimpianto.
Quando l’uomo è portatore di Epatite B, C o HIV il modo più sicuro di non trasmettere la malattia è mediante il lavaggio del seme. Allo stesso tempo si fa un PCR del seme, cioé un esame per vedere se si individua il virus nell’eiaculato. Se non si trova si realizza un’inseminazione o una FIV. Attualmente questo è il metodo più sicuro tanto per il paziente quanto per il nascituro.
In un 10% dei casi di infertilità non si trova nessuna causa. Dopo uno studio completo di entrambi i membri della coppia si raccomanderà loro il trattamento più adatto a seconda della loro età e dell’urgenza del caso.
fonte:it.procreatec.com/infertilita/cause