Dopo le scosse di fine ottobre, Remo Nori, un pensionato 86enne di Ussita, aveva perso tutto: la sua abitazione, che ha resistito al sisma della sera del 26, era stata evacuata per precauzione, e l’uomo – che aveva lavorato per le Poste di Castelsantangelo sul Nera e poi ricoperto per un periodo il ruolo di assessore nel suo comune – insieme alla moglie Santa era stato ospitato in una casetta di legno.
Qui, qualche giorno dopo, lo avevano raggiunto i figli Luca e Laura, per sincerarsi delle sue condizioni e per capire quali fossero i danni provocati all’abitazione. La mattina del 30 ottobre, la famiglia era stata svegliata dalla nuova forte scossa, con epicentro Norcia. In quell’occasione, i figli erano voluti tornare verso il centro abitato e avevano appurato che la casa non c’era praticamente più.
Il figlio maggiore aveva così deciso di portare con sé gli anziani genitori a Rivisindoli, in Abruzzo: qui le condizioni di Remo Nori sono andate lentamente peggiorando ed è stato necessario il ricovero in ospedale a Sulmona, dove l’uomo è morto l’altra sera.
Al dolore dei familiari si unisce l’amarezza di non poter riportare l’anziano a Ussita per i funerali, perché il centro dell’Alto Maceratese è ormai un paese fantasma e anche il cimitero ha problemi di inagilibità. I funerali si svolgeranno così oggi alle 15 a Rivisindoli, mentre si dovrà attendere probabilmente a lungo per ottenere il nulla osta per una degna sepoltura a Ussita.